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Giovanna Caridei

Puntata 3 - Reportage Congresso Nazionale Medicina e Pseudoscienza 2017 - "La salute tra Scienz


Continuano le “conversazioni” con i diversi relatori intervenuti al 1° Congresso Nazionale “Medicina e Pseudoscienza – La Salute tra Scienza e Falsi Miti nell’Era 2.0”. Siamo giunti alla terza e ultima puntata di questo reportage.


La terna finale di quesiti, come si suol dire, intende “gettare il cuore oltre l’ostacolo”, mostrando al pubblico un team di donne e uomini di scienza, menti eccelse – ciascuna nel proprio specifico ambito di attività – ma dal volto “umano”, che lavorano già alacremente all’edizione 2018.


7) Un ricordo, aneddoto, frase, che l’accompagnerà per i prossimi mesi?


Che la scienza non è democratica – esordisce al riguardo il Prof. Dobrilla, ricordando l’intervento del Prof. Burioni - le eventuali divergenze vanno discusse tra competenze di pari grado. 2 + 2 fa 4 e non ci sono opinioni alternative”.

Un luminare, che ha letteralmente rapito la platea, come ha dichiarato anche il Prof. Conte: “Non conoscevo il Professor Dobrilla. Sono rimasto affascinato dalla sua capacità divulgativa, ma, soprattutto, dalla sua sconfinata preparazione. Mi ha fatto pensare “Ecco. È così che dovrebbe essere un medico!”. È una persona con la quale si scambiano volentieri impressioni su argomenti di ogni tipo. Devo dire che mi ricorderò dei suoi interventi e delle poche chiacchiere che abbiamo fatto”.

Anche il Dott. Bulla è rimasto molto colpito dalla presentazione del Prof Dobrilla sul placebo: “…che di certo ruberò, per inserirne una parte in alcuni miei interventi. Pazienza, andrò all'inferno”.

A sua volta è stato d’ispirazione al Dott. Pacini: “le persone non danno così più tanto credito alla professionalità sanitaria, non identificano nel medico o chi per lui una figura di cui fidarsi o da cui ricavare delle nozioni su problemi sanitari

Si fanno più affari con i prodotti biologici e le medicine omeopatiche che coi vaccini – prosegue il Dott. Conte - frase estratta dall'avvincente presentazione del Prof. Burioni, a dimostrazione di come alcuni mantra antivaccinisti poggino su piedi instabili e molto fragili, ripetuti acriticamente, senza reale conoscenza della materia”.

Anche per la Dott.ssa Pugno le argomentazioni antivax son state spunto di grandi riflessioni.

Le fanno eco il Prof. Fuso e il Dott. Tafi: “Non possiamo non citare la frase che l’amico Roberto Burioni ha pronunciato nel suo intervento, a proposito di chi si oppone ai vaccini: “Dare del cretino a un antivaccinista non è un insulto, bensì una diagnosi!”. È un’affermazione forte, ma quanto mai efficace”.

La Dott.ssa Pignatti non ha dubbi: “Il sorriso e la voce solare della nostra patron, l’editrice Cinzia​ Tocci, insieme al meraviglioso Luca Menichelli”.

Secondo il Dott. Trombotto tocca imparare a prendersi cura di noi stessi, ricercando il meglio nella salute: “La scienza è la risposta a questo bisogno. Inoltre voglio esserci anche al prossimo congresso”.

Il Dott. Iacovone è rimasto colpito dall'entusiasmo di tutti i partecipanti e dall'approccio multidisciplinare: “I diversi punti di vista da parte di psicologi, psichiatri, medici, giornalisti sono stati un valore aggiunto”.



Ogni anno si celebra la Settimana dell'Immunizzazione promossa dall'OMS a livello sia mondiale che europeo. Qui ricordiamo il contributo del Prof. Roberto Burioni nell'ambito dello speciale Ansa Salute, che ci ha rilasciato nell'aprile del 2016.

Suo l'intervento "I vaccini: la scienza e le bugie. Cosa sono e come funzionano. La buona e cattiva informazione nella rete" nel 2017 al primo Congresso nazionale Medicina e Pseudoscienza.

8. Una sua dichiarazione in occasione della recente settimana mondiale dell'immunizzazione 2017...


Secondo il Prof. Dobrilla: “L’enfasi sulla good clinical practice non è mai troppa”.

Il Dott. Conte ripropone un post FB pubblicato proprio in tale circostanza: “Oggi comincia la settimana mondiale delle *vaccinazioni*. Se la foto da sola non fosse sufficiente a quanti, in questo nuovo Medioevo di sfiducia nella scienza, hanno bisogno di dimostrazioni che i vaccini servano, ci si può rifare al sito dell'Istituto Superiore di Sanità QUI o a qualsiasi altra fonte, purché sia autorevole, certificata e PUBBLICHI CHIARAMENTE la provenienza di ciascun dato riportato.

La salute e la sicurezza di ciascuno passano anche dalla consapevolezza con cui si analizzano certe notizie, dal domandarsi "ma è veramente così?".

Gli strumenti per approfondire seriamente sono liberamente accessibili.

Nei casi in cui certe tematiche dovessero risultare difficili si potrà contare sui TANTI medici, ricercatori e giornalisti scientifici seri che ogni giorno si impegnano in difesa di ciò che è dimostrabile e saranno certamente felici di condividere qualche chiarimento con voi. #piùinformatipiùsicuri #nonèunpaesepersciamani”.

Anche la Dott.ssa Pignatti rimanda ad un video realizzato ad hoc:

Provocatoria la Dott.ssa Panzeri: “Di tutti i vaccini necessari segnalo alla comunità scientifica l’urgenza di crearne uno quanto prima contro il complottismo e la demagogia”.

Approfondita, invece, la riflessione del Prof. Conte: “Oggi più che mai è necessario che tutti quelli che - a vario titolo - sono coinvolti professionalmente nella ricerca scientifica escano dalle aule universitarie e si sforzino di spiegare che i vaccini sono farmaci per la prevenzione di patologie mortali.

Se abbiamo debellato il vaiolo, se riusciamo a tenere sotto controllo malattie come il morbillo, la rosolia o, peggio, la poliomelite ed il tetano, lo dobbiamo alle vaccinazioni. Si tratta di patologie che hanno mietuto e mietono milioni di morti. Sono sempre lì, dietro l’angolo, pronte a colpire mortalmente, se distogliamo la nostra attenzione. Non possiamo rischiare pandemie come avvenuto in passato. Ne va della vita di tutti noi, dei nostri figli e nipoti.

Dobbiamo capire che le vaccinazioni ci aiutano a tenere alta la guardia contro nemici invisibili; che i medici non sono contro di noi e non ordiscono alcun complotto mondiale a danno nostro; sono operatori che hanno deciso di sacrificare la propria vita per “essere sui pezzi” ventiquattro ore al giorno, facendo pesare le loro scelte non solo su di loro, ma anche sulle proprie famiglie. Non sono demoni; lo sono, invece, quelli che sconsigliano le vaccinazioni anteponendo il proprio “io” al “noi”.

Solo chi è concentrato su se stesso non riesce a capire che, non vaccinando, non protegge se stesso e gli altri, aprendo lo spiraglio attraverso cui patologie solo “sopite” possono risvegliarsi e farci precipitare in un incubo dal quale sarà difficile risvegliarsi. Ben vengano, quindi, le settimane dell’immunizzazione. Spero che queste si ripetano su basi periodiche”.

A suffragio anche il Prof. Fuso: “Secondo i dati diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel mondo vi sono 19,4 milioni di bambini non vaccinati o che non hanno completato le vaccinazioni. La maggior parte di questi non ha avuto la possibilità di farlo per ragioni oggettive, dovute alle difficili condizioni socio-economiche in cui vivono.

Che però esistano genitori di buon livello socio-economico-culturale, che hanno la fortuna di vivere in paesi sviluppati e che per libera scelta non vaccinano i figli mi procura una forte irritazione. Penso che questo atteggiamento sia oltraggioso anche nei confronti di coloro che vorrebbero vaccinare i propri figli, ma non lo possono fare. Le informazioni corrette sui vaccini, sulla loro efficacia e innocuità e sull’assoluta importanza di mantenere elevata la percentuale di individui vaccinati, per garantire la salute di tutti ci sono e sono disponibili a chiunque. Rifiutare queste informazioni, fondate su valide sperimentazione scientifiche, per seguire il ciarlatano di turno che blatera contro i vaccini, senza avere la minima competenza in materia, lo trovo abbastanza vergognoso”.

Alle medesime considerazioni di partenza si riaggancia anche la Dott.ssa Pugno: “Vaccinarsi è un atto di civiltà e tutela verso coloro che non possono farlo, come adulti e bambini malati di tumore”.

Lucida la riflessione del Dott. Sudano: “Ricordiamoci sempre che di Scienza ce n'è una sola e sono sempre più convinto che vi siano solo due tipi di oppositori: 1) coloro che hanno paura e sono sinceramente puri; 2) i finti politici, che abbracciano una specifica ideologia che ha come scopo sostanziale il non far avere denari pubblici alle multinazionali che sono i "mostri del Capitalismo"; però, preferiscono offrire gratuitamente la Circoncisione, piuttosto che protezione ai nostri bimbi. E con questo ho esposto, non il mio pensiero, ma l'evidenza tratta da 30 anni di esperienza, sempre più spudoratamente consolidata”.

Segue il Dott. Pacini: “I truffatori sanitari hanno idee magiche che si vendono da sole. Non aspettano altro che i cittadini siano lasciati liberi di comprarle”.

Ed è proprio sull’accesso ad una corretta informazione, da parte di queste categorie “vulnerabili”, che il Dott. Iacovone pone l’accento: “Bisognerebbe evitare di chiudersi a riccio nei confronti dei dubbiosi e di chi non ha gli strumenti necessari per comprendere l'importanza dei vaccini e dell'immunità di gregge. Essere aperti sempre e comunque al dialogo, anche nei confronti delle persone più accanite”.

Illuminante la lettera che il Dott. Tafi ha inoltrato all'assessore toscana della sanità Stefania Saccardi e a tutti gli ODM toscani e che è stata poi sottoscritta da tutti i coordinatori AFT a nome dei 1.136 medici di famiglia della Az. Usl Toscana Centro:

“Le vaccinazioni sono una misura di medicina preventiva di assoluta importanza e comprovata efficacia. Secondo l'OMS sono seconde soltanto alla potabilizzazione dell'acqua in termini di morti evitate.

Purtroppo, all'aumentare delle prove scientifiche di efficacia e di scarsissimo rischio della pratica vaccinale, assistiamo sempre più frequentemente a voci assolutamente "fuori dal coro", che mettono in dubbio l'efficacia di tale pratica o ne millantano presunti effetti collaterali, non supportati da alcuna prova scientifica. Tali atteggiamenti mettono a rischio la salute pubblica, causando un preoccupante calo delle coperture vaccinali.

Purtroppo anche alcuni operatori sanitari (medici e non) sembrano in qualche modo aderire a queste correnti di pensiero, assolutamente prive di alcun fondamento scientifico.

I coordinatori di AFT scriventi, visto il loro ruolo di coordinamento clinico nella Medicina Generale, sentono il dovere etico e professionale di raccomandare a tutti gli operatori sanitari, ed in particolare ai medici di medicina generale, di fornire agli utenti una informazione sulla pratica vaccinale corretta e supportata da prove scientifiche.

È inoltre importante sottolineare come l'adesione totale degli operatori sanitari al piano vaccinale nazionale e regionale sia un obbligo etico imprescindibile.

Infatti, nello specifico caso degli operatori sanitari, la mancata vaccinazione comporta non soltanto un rischio per il singolo e un nocumento nell'immunità di gregge (nei casi in cui questa sia applicabile), ma anche un grave rischio di trasmissione di malattie potenzialmente gravi o addirittura letali alla popolazione fragile, con cui gli operatori vengono a contatto, data la peculiarità del loro lavoro.

Gli scriventi esprimono anche il loro parere assolutamente favorevole circa la possibilità di rendere obbligatorie le vaccinazioni per l'iscrizione alle scuole materne e agli asili nido e chiedono alla Regione di valutare la possibilità e l'opportunità di rendere obbligatorie le vaccinazioni anche per gli operatori sanitari.

Riteniamo infine molto utile implementare la formazione e il coinvolgimento dei MMG sulle tematiche vaccinali, magari con un ruolo attivo delle AFT.

Con i più cordiali saluti”.

Il Dott. Trombotto porta infine la propria testimonianza di vita, che vale probabilmente più di qualsiasi proclama: “Io non ero "vaccinato". Dopo aver avuto modo di ricevere informazioni, mi sono vaccinato anch'io. Perché? Semplicemente perché è un'occasione in più per stare bene, per me e per tutti”.



9. Suggerimenti al team C1V per la 2° Edizione del prossimo anno?


Di strategica rilevanza la “ricetta” proposta dal Prof. Dobrilla: “Crederci, non perdere entusiasmo, selezione meritocratica di temi e relatori, rispetto anglosassone dei tempi espositivi sui quali insistere già quando si invitano i relatori. Evitare quelli competenti ma troppo dogmatici: la scienza non è assiomatica e deve essere sempre disponibile ad auto-correggersi. Un messaggio importante”.

Con fare provocatorio aggiunge il Dott. Trombotto: “So che il prossimo Congresso avrà per tema conduttore l’alimentazione. Se ascoltassi il mio istinto proverei anche ad organizzare un confronto con un sostenitore della pseudoscienza sul cibo, magari qualcuno che si è inventato una dieta "assurda”.

Sarebbe un modo per smontare pubblicamente, tassello dopo tassello, il sedicente apparato teoretico di turno, facendo toccare con mano agli scettici l’inconsistenza di taluni millantatori messi di fronte ad un contradditorio con la comunità scientifica (ndr.).

Il Dott. Sudano aspetta d’esser riconvocato per poter dire nuovamente la sua.

Il Dott. Iacovone, inoltre auspica che venga sempre mantenuto “…il carattere multidisciplinare ed il taglio trasversale a diversi punti di vista, con esperti che arrivano anche da settori 'collaterali' al tema affrontato”.

Il Prof. Conte e la Dott.ssa Panzeri si augurano che il Congresso possa crescere e consolidarsi di anno in anno, quale attesissima occasione di dibattito, aperta anche ai non addetti ai lavori, per una reale e tangibile informazione di servizio al cittadino.

Lungimirante e a tutto tondo la riflessione del Dott. Tafi, il quale suggerisce di: “…prevedere comunque un’occasione "di richiamo" sulle tematiche vaccinali, al fine di capire cosa sia cambiato in un anno tra gli operatori e nella percezione della popolazione sul tema, cercando al contempo di dare anche maggiore integrazione tra il Salotto Letterario e la parte Conferenze”.

Ambiti di azione che, per la loro specificità e strategica importanza, non è escluso possano trovare spazio - proprio nella prestigiosa cornice dell’Edizione 2018 – nell’ambito di focus di aggiornamento ad hoc (ndr.).


Intervento di chiusura del 1° congresso medicina e pseudoscienza



Ideazione, Interviste e Redazione

Gruppo C1V- Direzione Comunicazione

Media & Public Relations

Giovanna Caridei

c1vpress@gmail.com


Appuntamento dunque ad aprile 2018, con il prossimo congresso nazionale Medicina e Pseudoscienza promosso da C1V Edizioni, dal tema: “Salute e alimentazione tra scienza, falsi miti e bufale 2.0".
Comitato Scientifico Presidente: Prof. Giorgio Dobrilla Area Medica: Dott. Edoardo Altomare
Area Psicologia: Dott. Armando De Vincentiis Area Divulgazione Scientifica: Prof. Silvano Fuso
Organizzazione: Cinzia Tocci, editore Gruppo C1V




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