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PRIMA GIORNATA

6 APRILE 2018

Giornata di formazione con 8 crediti ECM per Medici (area interdisciplinare, ovvero tutte le discipline), Biologi, Fisioterapisti, Infermieri, Dietisti, Psicologi, Farmacisti. La certificazione dei crediti è vincolata alla presenza continuativa ai lavori e ai risultati della verifica di apprendimento mediante questionario. Attestato di partecipazione per: medici specializzandi, dottorandi, laureandi e professionisti della salute.

ALIMENTAZIONE, SALUTE E PSEUDOSCIENZA

Moderatori: Armando De Vincentiis – Luigi Garlaschelli

Apr 05, 2018

08.45 - Registrazione partecipanti

Apr 05, 2018

09:00 - Benvenuto e introduzione

Apr 05, 2018

09:20 – 10:00

Perché proprio io dovevo ammalarmi così gravemente? Cosa ho fatto per meritare questo? Di chi è la colpa: mia o di qualcuno che mi vuole male? Morirò? Quelli intorno a me stanno davvero facendo il possibile per salvarmi? Mi posso fidare di quello che mi dice chi mi cura? Cosa posso fare e a chi posso rivolgermi per avere una speranza di guarigione? Sono, queste, domande che probabilmente quasi ogni individuo, a parte chi muore d’improvviso, in qualche momento della vita si pone; almeno da quando, come specie, abbiamo acquisito la coscienza che talune condizioni fisiche (ferite, dolori, etc.) sono o possono essere prodromiche di peggioramento della salute o dell’esito letale di una malattia. È probabilmente in questo spazio interrogativo di paura per la fine di tutto, per la perdita di ogni controllo sulla propria vita e spesso tra atroci sofferenze, che ha trovato fertile terreno di coltivazione il pensiero superstizioso e quindi religioso. Che nel mondo preistorico non serviva solo a gestire le malattie e la paura della morte, ma anche per la coesione sociale. Se le superstizioni e le pseudoscienze si occupano prevalentemente di malattie e salute, non è un caso. Numerose ricerche condotte con i metodi storico-filologici, delle scienze cognitive o delle neuroscienze forniscono dati significativi per ipotizzare una relazione causale importante tra la presenza sistematica nell'ambiente dell’evoluzione umana di specifiche malattie e sofferenze, che avrebbero reso selettivamente vantaggioso per la specie acquisire diversi bias cognitivi e morali che sono alla base delle credenze magico-superstiziose, che si sono mantenute e ancora sopravvivono nei modi intuitivi o di senso comune di affrontare i problemi medici. Ovvero che consentono la sopravvivenza delle pseudoscienze in ambito biomedico, ma non solo.

Il Prof. Gilberto Corbellini interverrà di persona il 7 aprile alle ore 17:45. In questa sessione interverrà sul tema il Dott. Edoardo Altomare

Apr 05, 2018

10:00 – 10:40

Partendo dal significato semantico di “aleatorio” e di “dieta” viene analizzato il concetto di complessità ed il fatto che la dieta è un sistema complesso che va ad inserirsi in ulteriore sistema complesso: l’organismo. Con il progredire della globalizzazione anche la società fa percepire con sempre maggiore intensità la complessità, che inevitabilmente genera insicurezza, in parte compensata dall'acquisizione di convincimenti personali, a volte talmente radicali da strutturarsi in “tribalismi” alimentari in progressiva diffusione. Contemporaneamente gli archetipi estetici di riferimento, allontanandosi sempre più dalla realtà , basti pensare alla diffusione di sovrappeso ed obesità in tutto il pianeta, spingono verso la ricerca di rimedi rapidi e “miracolosi”. A creare “appeal” mode dietetiche  che fioriscono ed appassiscono con grande rapidità, a volte camuffate di scientificità specie quando si ricorre al processo evolutivo dell’uomo; si pensi ad es. alla dieta paleolitica o a quella dei gruppi sanguigni. Ad una seria lettura del razionale ci si rende conto di numerose lacune interpretative e metodologiche. Ma tutte queste diete funzionano? Dipende per che cosa sono concepite e per quanto tempo si applicano. L’insidia maggiore è costituita dalla non conoscenza dei rischi fisiopatologici sottesi, specie nel medio lungo termine. Un rimedio imprescindibile è la riduzione del livello d’ipocrisia, specie in ambito sanitario, che caratterizza questa disciplina.

Apr 05, 2018

10.40-11.20

Le ide imprecise, le ipotesi e le cure più assurde non risparmiano certo alcun ambito della medicina. La gastroenterologia non fa eccezione e almeno tre situazioni meritano di essere commentate.

La prima riguarda l’ampio uso di antiacidi e antisecretivi in soggetti gastroresecati o affetti da atrofia gastrica severa.

La seconda concerne la povertà di razionale e di prove nella terapia (anche dietetica) dell’ulcera peptica condotta con preparati antiulcerosi sia convenzionali e ancor più alternativi.

La terza fola attiene alla diagnosi/terapia rifilate ai soggetti che lamentano “digestione difficile”, ma che digeriscono perfettamente.

Apr 05, 2018

11.40-12.20

Le funzioni del microbiota intestinale sono tra loro intersecate: quelle fondamentali, ma non le uniche, sono tre: metabolica, protettiva e trofica. Il microbiota intestinale rappresenta una fonte di energia per le cellule e provvede, tra le altre cose, alla produzione delle vitamine K e B12, oltre ad esercitare un effetto barriera contro gli invasori patogeni.

Qualcuno ha calcolato che sarebbero più di centomila miliardi, miliardo più, miliardo meno, i batteri che portiamo sempre con noi, dovunque si vada. Sono questi batteri, che vivono in lussureggianti colonie nel nostro intestino, sono indicati col termine microbiota intestinale. Le scoperte che riguardano la complessità delle loro numerose funzioni, un’autentica rivoluzione nel campo della nutrizione e della biomedicina, sono piuttosto recenti: i primi studi sul ruolo critico del microbiota intestinale sono stati pubblicati solo poco più di dieci anni fa, nel 2005, da Jeffrey Gordon, al quale viene attribuita l’affermazione che nel nostro patrimonio genetico c’è più microbico che umano. E che il microbiota intestinale è nello stesso tempo un organo metabolicamente attivo e, insieme con l’intestino, anche una sorta di secondo cervello che condiziona la nostra salute.

Apr 05, 2018

12.20-13.00

In questa sessione interverrà sul tema il Dott. Edoardo Altomare

Apr 05, 2018

13.00-13.40

Si parlerà di tutta quella serie di diete che, negli anni e ancora oggi riempiono le pagine dei giornali, omettendo i rischi a cui si può andare incontro seguendole. Nel caso ci sia la necessità di perdere dei chili di troppo, è indispensabile non seguire schemi dietetici dannosi. Per esempio le diete iperproteiche che annullano la quantità di carboidrati sono dannose per il fegato e i reni, creandosi un accumulo di tossine. Lo schema dietetico deve prevedere un regime di vita salutare e deve essere vario per permettere al metabolismo di funzionare in maniera corretta. Per far ciò non bisogna correre dietro alle chimere tipo “7 chili in 7 giorni”, ma seguire con serietà un regime alimentare completo e corretto unitamente ad un cambiamento della propria abitudine comportamentale, sia di vita che alimentare, che è quella che ci ha condotto ai fatidici “chili di troppo”.

Apr 05, 2018

14.40-15.20

L'influenza delle variazioni dietetiche sulle funzioni mentali è poco definito. I modelli più studiati sono quelli di difetto o eccesso generale, ovvero il digiuno-anoressia e l'obesità. Per converso, lo stato mentale influisce sull'orientamento alimentare, nonché sulla tolleranza al digiuno.

La privazione di cibo che si realizza nel contesto di interventi dimagranti produce un impatto che non è correttamente valutato nelle strategie di cura dei disturbi alimentari. In particolare, l'effetto depressogeno della deprivazione, e la compromissione del sistema di appagamento possono rappresentare l'ostacolo principale alla “sostenibilità” a lungo termine delle diete imposte.

Nonostante l'evidenza che il dimagrimento non altera il decorso dell'obesità, che può innescare disturbi alimentari, e che può peggiorare il rapporto con il cibo al ritorno all'alimentazione libera, la quasi totalità dei soggetti con problemi di peso e forma fisica è incitata ad approcci che non costituiscono alternative alimentari, ma costrizioni. Anche nelle malattie metaboliche, il ruolo della privazione alimentare, teorica più che effettiva, è ritenuto fondamentale come garanzia curativa, senza considerare la resistenza che le persone nel tempo oppongono a interventi depressogeni e privativi. L'insieme di queste osservazioni, incentrate sulla fisiologia dell'appetito, sarà presentata in questa relazione.

Apr 05, 2018

15.20-15.40

Il CICAP  (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni delle Pseudoscienze), si è spesso trovato a doversi confrontare anche con terapie alternative di vario tipo.  Come socio e uno dei responsabili per le sperimentazioni del CICAP, il relatore ricorderà alcuni episodi o aneddoti abbastanza curiosi, per far capire che cosa può succedere quando si va, o si tenta di andare, a verificare in pratica certe affermazioni. 

Apr 05, 2018

15.40-16.20

L'alimentazione, da necessità, si è trasformata in piacere, a volte in moda, altre volte in medicina. Se è vero che alimentarsi correttamente ci aiuta a stare meglio, esistono messaggi ambigui, a volte, palesemente falsi, che vendono alimenti pubblicizzandone capacità miracolose o proprietà benefiche incredibili. Tra false notizie, vere truffe e cattiva informazione, l'alimentazione è ormai entrata a fare parte del milionario mercato della salute.

Apr 05, 2018

16.40-17.20

Salute ed alimentazione costituiscono assieme due tematiche ampiamente discusse nella realtà dei network digitali. Comunità di utenti giornalmente analizzano, divulgano e scoprono sul web informazioni perlopiù distorte. Mostreremo consuetudini e nozioni in merito all’alimentazione pubblicizzate nell’ottica di aumentare lo stato di salute, ma che si rivelano essere obsolete e pericolose pratiche prive di alcun fondamento scientifico. Dalla mera constatazione di un fenomeno certamente radicato nei social network, abbiamo voluto indagare ulteriormente. Attraverso l’ausilio dei mezzi offerti dall’Associazione di Promozione Sociale “La medicina in uno Scatto”, ci siamo potuti chiedere, in primo luogo, quanto questa evidenza influenzi l’opinione pubblica ed in che modo. Le informazioni in merito a salute ed alimentazione sono realmente distorte? In secondo luogo, ci siamo chiesti se vi fosse una differenza statisticamente significativa nei risultati suddividendo il campione analizzato in base al grado di scolarizzazione dell’utente, alla professione ed alla provenienza geografica. L’indagine è stata condotta somministrando un questionario agli utenti i quali hanno potuto rispondere in forma anonima. In sede congressuale esplicheremo i dati ottenuti e discuteremo la proposta di strategia comunicativa adottata dall’A.P.S “La Medicina in uno Scatto” nel corso della sua quadriennale esperienza.

Apr 05, 2018

17.20-18.20

- Vaccini e vaccinazioni un anno dopo. Il punto con Pier Luigi Lopalco

Apr 05, 2018

Termine del lavori h.18:40

Questionario ECM e Conclusioni

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La serata prosegue con:

 

Cena con magia

dopo il successo dello scorso anno,

Luca Menichelli torna con nuove illusioni...

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