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TERZA GIORNATA

8 APRILE 2018

Giornata aperta a tutti, con iscrizione fino a esaurimento posti

SALUTE E ALIMENTAZIONE TRA SCIENZA, FALSI MITI E BUFALE 2.0 -

Moderatori: Armando De Vincentiis – Edoardo Altomare – Silvano Fuso

Apr 07, 2018

9.30 - Registrazione partecipanti

Apr 07, 2018

9.45-10.00 - Benvenuto e introduzione

Apr 07, 2018

10.00-10.30

Il principio di precauzione è una regola fondamentale del diritto europeo. Correttamente applicato, impone di gestire i rischi comparando attentamente costi e benefici (così, espressamente, prevede una Comunicazione della Commissione europea che ne definisce il significato). Ma in materia di alimentazione, salute e ambiente, il principio viene per lo più frainteso, soprattutto nei Tribunali. E diventa perciò spesso il veicolo attraverso il quale paure irrazionali dettano l’agenda delle decisioni pubbliche. Particolarmente nel nostro Paese, vi sono numerosi esempi di un simile fraintendimento, che porta a pretendere dalla scienza l’impossibile, vale a dire una sorta di certificazione dell’assenza di qualsiasi anche eventuale conseguenza negativa di un’attività, una sostanza, una pratica medica o un processo industriale.

Apr 07, 2018

10.30-11.00

L’intervento verterà su le varie diete, che nel corso degli anni , sono nate in ogni parte del mondo. Queste diete hanno talvolta anche interessanti legami sociologici, altre ancora attengono dal mondo della metafisica e della filosofia. Esse però il più delle volte si allontanano dai bisogni dell’Uomo dimenticando che la parte spirituale non ha legami con la Chimica. Durante questo intervento la relatrice ci riporterà a quella che dovrebbe rappresentare la vera natura dell’alimentazione: fornire molecole affinché il DNA possa svolgere le sue funzioni e mantenere in vita l’organismo a cui appartiene. Questo succede nei nostri più lontani antenati, i batteri, questo dovrebbe succedere negli uomini.

Apr 07, 2018

11.15-11.45

I prodotti a base di farine e semole di frumento sono oggetto di diverse bufale alimentari. In particolare il glutine, e più espressamente quello delle varietà moderne di frumento, viene additato come promotore di diversi malesseri e patologie (insorgenza di celiachia, digeribilità di pane, pasta e prodotti da forno) e le varietà moderne come causa della perdita di sapore. Tuttavia il riconoscimento di queste relazioni di causa- effetto non sussiste e le informazioni in materia, seppur ancora limitate, non indicano differenze tra grani antichi (o più propriamente popolazioni coltivate e varietà obsolete) e grani moderni (ossia le varietà contemporanee a taglia bassa). In questa sede mostreremo alcune delle più note concezioni errate sul glutine e sui frumenti, le quali contribuiscono a quelle forme di “dispercezione sociale” nella sfera alimentare e nella comprensione del comparto agricolo tipiche del complottismo odierno.

Apr 07, 2018

11.45-12.15

Il successo della pizza? È questione di scienza e di gusto… Dal chicco di grano alla pizza. Un viaggio alla scoperta degli aspetti scientifici del cibo più mangiato al mondo, per imparare a conoscerlo e a farlo. La vostra cucina diventerà un laboratorio, in cui scegliere farine, impastare e osservare i lieviti al lavoro. Imparerete a farcire la vera pizza napoletana e a valutare una Margherita a regola d’arte. E se la pizza ha un brutto aspetto? Non preoccupatevi, troverete le soluzioni per perfezionare la vostra ricetta! Inoltre curiosità come la pizza di Archimede, l’equazione della pizza… in attesa della pizza nello spazio. Aneddoti storici e informazioni scientifiche da raccontare agli amici, anche in pizzeria. 

Apr 07, 2018

12.15-12.45

La scienza e la tecnologia hanno fornito straordinari contributi al miglioramento della qualità del nostro cibo e, di conseguenza, alla qualità della nostra vita. La chimica in questo ha fornito fondamentali contributi. Ciò nonostante da più parti della nostra società emerge il desiderio di una alimentazione e di uno stile di vita più naturali, la nostalgia di un passato idealizzato e una dilagante chemofobia che vede nella chimica un nemico dell’uomo e dell’ambiente. L’aggettivo “chimico” è diventato sinonimo di veleno, inquinamento, pericolo, adulterazione. Mentre l’aggettivo “naturale” è oramai sinonimo di bontà, salute, sicurezza, genuinità. Ma siamo sicuri che tutto ciò che è chimico sia cattivo e che tutto ciò che è naturale sia davvero buono? E ciò che viene chiamato naturale è davvero privo di chimica? C’è davvero contrapposizione tra chimica e natura? La conferenza analizzerà in modo critico tutti questi aspetti, al di là delle prese di posizione ideologiche e degli slogan commerciali.

Apr 07, 2018

14.00-15.30

La chimica degli alimenti è una delle mode del momento tanto è vero che molte università stanno aprendo nuovi corsi di laurea legati proprio allo studio della qualità dei prodotti alimentari. L’attenzione verso gli alimenti sta ricevendo nuova linfa grazie al tam-tam mediatico attraverso il quale informazioni corrette si perdono in un oceano di sciocchezze, per lo più scritte e propagandate da gente senza scrupolo che, sfruttando la buonafede di persone ignare, tentano, spesso riuscendoci, di arricchirsi. L’argomento delle mie presentazioni evidenzierà quali sono le sciocchezze peculiari in merito agli oli alimentari, le diverse tipologie di sale da cucina e le varietà di zuccheri usati come dolcificanti. in particolare, si discuterà di olio di palma, di sale da cucina, sale hymalaiano, zucchero raffinato e zucchero di canna, nonché delle false notizie in merito ai vantaggi nutrizionali dei prodotti ritenuti più “naturali” perché, secondo opinione comune, non “raffinati”. L’aggettivo “raffinato”, infatti, ha assunto il significato di “artefatto”, “falso” e, di conseguenza, non buono per la salute umana.

Apr 07, 2018

15.30-16.00

Nonostante i suoi duecento anni di vita, nel corso dei quali ha raccolto non poche critiche, l’omeopatia continua ad occupare una parte consistente del dibattito odierno relativo alle cosiddette medicine alternative e al loro rapporto con la medicina scientifica.In quest’ottica, la prima parte dell’intervento sarà incentrata sulle origini storiche e culturali dell’omeopatia e sul dibattito nato in seguito alla sua diffusione sul suolo nazionale. Attraverso le prese di posizione di illustri esponenti della comunità scientifica italiana del tempo verranno messi in luce i limiti metodologici e terapeutici della controversa pratica medica, emersi dalle prime sperimentazioni controllate. In un secondo momento verranno invece individuate le ragioni del successo e dell’enorme diffusione dell’omeopatia nel contesto di emergenza venutosi a creare
con le epidemie di colera di metà Ottocento. Sarà infine oggetto di discussione il lento declino dell’omeopatia, e la riduzione
dei relativi spazi di riconoscimento, verificatosi sul finire del XIX secolo, in concomitanza con la progressiva elaborazione di una medicina scientifica, in grado di individuare e realizzare terapie farmacologiche valide, oltre a procedure sperimentali
sempre più accurate per una loro attenta valutazione.

Apr 07, 2018

16.15-16.45

“Cibo e sesso” è uno dei binomi tra i più indicizzati in internet, con un trend di interesse pressoché costante nel tempo. Gli alimenti “afrodisiaci” suscitano più interesse, perchè si suppone che possano migliorare le prestazioni sessuali. In alcune parti del mondo (Inghilterra e Ucraina) si ritiene ancor oggi, ad esempio, che le piante con morfologia di tipo fallico, come gli asparagi, le pastinache, il sedano e le carote, possano avere proprietà o effetti afrodisiaci.

Le sostanze afrodisiache possono essere indagate utilizzando due metodi: quello osservazionale, che comprende lo studio comportamentale, e quello biochimico, come ad esempio la determinazione ormonale, l’istopatologia, il conteggio degli spermatozoi, la motilità e la morfologia, ecc.  Altro, invece, è postulare meccanismi fisiologici sulla base di pure ipotesi e in maniera del tutto assiomatica, attribuire a quello specifico alimento un effetto afrodisiaco.

Apr 07, 2018

16.45-17.15

Una frontiera culturale e simbolica, a proposito del cibo e delle abitudini alimentari, è rappresentato dalla scelta tra ciò che è considerato lecito o, meglio, “buono da mangiare” (che è anche il titolo di un famoso saggio firmato nel 1990 dall’antropologo americano Marvin Harris) e cosa è disgustoso e quindi non commestibile.

Ciò che rende più o meno accettabili alcuni alimenti è solo una costruzione culturale basata su pregiudizi, e non un’attitudine innata. Ad esempio, cosa giustifica la nostra repulsione all’idea di mangiare insetti? Non motivazioni di carattere igienico, e neppure argomentazioni riguardanti il loro potere nutritivo - che appare in alcuni casi addirittura superiore (100 grammi di termiti africane hanno più calorie di un hamburger dello stesso peso !).   

In una prospettiva antropologica, dunque, il cibo deve soddisfare non tanto un fabbisogno calorico quanto un “appetito simbolico”. Lo stesso concetto di impurità (sporco/pulito, puro/impuro) viene espresso attraverso un giudizio che – lungi dall’essere assoluto e universale – è solo culturale e, come tale, relativo.

Apr 07, 2018

17.15-17.45

COMUNICARE LA SCIENZA SUI SOCIAL - Roberto Burioni

Intervento conclusivo e appuntamento al prossimo CNMP

Apr 07, 2018

17.45-18.30

Come comunicare la scienza e come difendersi da miti e ciarlatani (cibi cancerogeni, allarmi alimentari, diete pseudoscientifiche ecc.). Viaggio nella disinformazione alimentare su internet e nei media tradizionali.

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